mercoledì 18 febbraio 2009

Ancora rivolte a Lampedusa; situazione insostenibile nei cei. Un mega rimpatrio alza la tensione.
Il sindaco De Rubeis vorrebbe all'angolo Maroni.

Già a gennaio c'erano stati scontri. Pare che,in quell'occasione, una volta saputosi l'imminente blocco dei trasferimenti agli altri centri sparsi per la penisola, gli immigrati trattenuti abbiano fatto il puntiferio: non ci sarebbe stata più la possibilità, per molti di loro, di essere trasferiti in quelle altre strutture da cui sarebbe molto più facile fuggire e far perdere le tracce.
Pare inoltre che le traversate con i barconi verso Lampedusa siano calcolate anche nel senso di avvenire proprio in occasione dei momenti di estrema congestione del centro, proprio con l'intento di facilitare questi trasferimenti.
Il sindaco di Lampedusa, De Rubeis si era schierato contro la creazione di un centro i.e. nella base Loran. Ma tale presa di posizioni lascia divisi gli abitanti: pare, infatti, che per l'isola gli immigrati rappresentino una fonte di lavoro insostituibile, specie durante i mesi invernali, durante l'isola si spopola: è con la loro presenza che è possibile tenere aperte strutture alberghiere e di ristorazione. Dall'altro lato c'è da dire che l'apertura del nuovo centro potrebbe creare posti di lavoro e consentire una immediato allontanamento dei clandestini dal territorio .

1 commento:

Cate ha detto...

" Il Viminale ha deciso pertanto di anticipare il trasferimento di una parte degli immigrati già destinati ad essere rimpatriati, in base al piano di respingimento predisposto dal Ministero, che resta immutato. E’ stato deciso inoltre che i lavori per il ripristino dell’area danneggiata dalle fiamme inizieranno al più presto."( comunicato stampa-Min interno, 18/02/2009)